Chirurgia
Chirurgia
9 Maggio 2014
Protesi
Protesi
10 Dicembre 2015
Implantologia

Gli impianti servono per rimpiazzare uno o più elementi dentali, senza dover ricorrere alla “limatura” dei denti adiacenti residui, evitandone, così, la mutilazione, altrimenti, indispensabile al fine di ottenere l’ancoraggio per una classica protesi a ponte.

Nel caso di porzioni edentule nelle arcate e in mancanza di elementi dentali pilastro, gli impianti servono, inoltre, come supporto indispensabile per costruire una protesi fissa, al posto di quella che, in mancanza degli impianti e date le premesse condizioni di edentulia, non potrebbe altro che essere una protesi rimovibile.

Nel caso di mancanza totale dei denti, le protesi mobili, comunemente dette “dentiere”, attraverso pochi, ma essenziali impianti che le ancorano alle arcate mascellari superiori e/o inferiori, possono essere meno “mobili”, più fisse e quindi, più efficienti e confortevoli.

Prima di un eventuale trattamento implanto-protesico è fondamentale "La visita" ovvero un insieme di procedure cliniche e strumentali finalizzate alla diagnosi. La visita si avvale della raccolta delle informazioni anamnestiche e di salute generale, che potrebbero rappresentare una possibile controindicazione all’implantologia, e di una valutazione clinica e radiografica.

L’esame clinico

L’esame clinico implica la valutazione dello stato di salute dentale (presenza di carie) e parodontale (quantità di placca batterica, presenza di gengivite o parodontite). La presenza di patologie dento-gengivali rappresenta una contro-indicazione relativa all’uso di impianti e richiedono una risoluzione prima di pianificare una eventuale terapia implanto-protesica.

Ai fini implantari, la visita richiede una serie di valutazioni radiografiche per valutare la sede implantare. Tali esami possono comprendere radiografie endorali, radiografia ortopanoramica e tomografia computerizzata. Quest’ultimo esame permette di fare una valutazione tridimensionale dei volumi ossei. Gli esami radiografici permettono di valutare la quantità di osso residuo ed il rapporto con strutture anatomiche importanti come il pavimento del seno mascellare, le fosse nasali e nervo alveolare inferiore.

 

Fonte SIdP
(Società Italiana di Parodontologia e Implantologia)
www.sidp.it